Melampo, (dal piede nero), figlio di Amitaone e nipote di Creteo, indovino e medico, connesso al culto di Dioniso, del quale si fece promulgatore. Fu il primo mortale cui Apollo donò il potere di trarre profezie dalle viscere animali. Per primo edificò un tempio sacro a Dioniso e gli fu concesso d'interpretare il linguaggio degli uccelli; questo dono gli fu offerto da una nidiata di serpenti, messi da lui in salvo, che gli leccò le orecchie. Aiutò il fratello Biante, innamoratosi di Pero a soddisfare la condizione posta dal padre di costei per concederla in sposa. Egli infatti pretese le mandrie del re Filace, gelosamente custodite. Impensabile rubarle, Melampo ricorse all'astuzia. Ificlo, amato figlio del sovrano soffriva d'impotenza, quindi il sapiente medico promise di guarirlo a condizione di ricevere il prezioso bestiame. La guarigione fu pronta e prodigiosa: Ificlo generò Podarcee la mandria fu consegnata a Neleo che cedette di buon grado la figlia, morta poi in età giovanile. Successivamente prestò soccorso alle tre figlie di Preto, figlio di Abante, con cui Acrisio spartiva il regno argolide. Le fanciulle, Lisippe, Ifinoe e Ifianassa, impazzite per decreto divino, dopo aver rifiutato i misteri dionisiaci, presero a vagare per i monti compiendo nefandezze d'ogni sorta e costringendo i viandanti a soddisfare le loro brame. Melampo offrì di rinsavirle in cambio di un terzo del regno, ma Preto pensò che tre pazze fossero sufficienti, quindi declinò l'offerta: purtroppo la loro follia contagiò il resto della popolazione femminile che, dopo aver sterminato la prole, si consacrò allo stesso scellerato vagare. A Preto non restò che tornare sui suoi passi, ma questa volta il compenso preteso era raddoppiato, considerando il gran numero di persone da guarire. A malincuore il sovrano accettò e Melampo risolse prontamente la situazione con mezzi tanto sbrigativi quanto efficaci. Fu in seguito giocato. Ottenne in sposa Lisippe, mentre suo fratello ottenne Ifianassa, che in qualche modo rappresentavano i due terzi del regno da lui agognato.